Stiamo vivendo un cambiamento epocale segnato da eventi che non solo hanno influenzato le nostre vite nel presente, ma sono arrivati a cambiare i nostri paradigmi rispetto al modo in cui lavoriamo, in cui ci prendiamo cura della nostra salute e degli altri, in cui proteggiamo la nostra “casa comune”, guardiamo l’economia, i processi migratori e persino mettendo a rischio la pace del mondo. Non eravamo ancora usciti dalla pandemia di Covid-19 ed è iniziata la guerra in Ucraina, insieme alle situazioni particolari che ogni paese deve vivere.

I drammi che avvengono nei conflitti armati toccano sempre le nostre fibre più profonde, perché minacciano direttamente la vita delle persone. Per questo motivo, è normale che la guerra in Ucraina rimpiazzi nei titoli dei giornali altri conflitti e problemi nei nostri paesi, come la crisi prolungata che stiamo ancora vivendo in Venezuela. Ma alla fine, tutte queste circostanze sollevano domande simili:

Da dove viene il coraggio della popolazione civile dell’Ucraina che ha deciso di restare nel suo paese e di scommettere su un futuro? Perché tanti europei hanno aderito a iniziative umanitarie per accogliere coloro che hanno dovuto lasciare il loro paese? Ma allo stesso modo possiamo anche chiederci: come nascono iniziative in tanti paesi fratelli per ricevere e sostenere i migranti venezuelani che vogliono lavorare? Da dove viene il desiderio di rimanere e imparare un mestiere per lavorare in Venezuela, quando è più facile ricevere aiuti di emergenza?

Ci sono fatti concreti che sfuggono a qualsiasi analisi politica, sociale ed economica. L’impatto con il reale è il modo più potente per risvegliare la nostra umanità, dal desiderio di libertà, giustizia, verità e bellezza, al desiderio di potersi nutrire, di avere accesso alle medicine o di poter lavorare per i bisogni fondamentali e la realizzazione personale.

Recentemente, ho incontrato una donna che si alza alle tre e mezza del mattino per andare ai corsi per formarsi come badante per gli anziani, e quando ha i corsi online si siede in strada, accanto all’unico negozio in città che ha il wifi, per studiare. Questo è un fatto che lascia poco spazio all’interpretazione e all’analisi. 

Come ha sempre affermato Luigi Giussani: di fronte a tutto il potere (politico, economico e anche militare) di questo mondo, c’è un punto di tutta la creazione che è irriducibile: l’io. Quindi, dobbiamo custodire quell’umanità e l’espressione genuina dei desideri di cui abbiamo parlato prima, affinché in quella dinamica ogni persona possa trovare la risposta totalizzante al senso della sua vita.