Si è concluso un anno in cui non sono mancati problemi e prove sotto tutti i punti di vista, ma è impossibile non riconoscere i vari momenti per cui essere grati. È vero che dobbiamo imparare da tutto ciò che ci accade, ma il punto di partenza è la gratitudine, almeno per il semplice fatto di essere vivi.

Inoltre, l’anno si è concluso con la morte di una persona che è stata importante per lo sviluppo della metodologia Emprender360 di Trabajo y Persona: Benedetto XVI. A mio parere personale, non era il Papa più simpatico, fotogenico o popolare, ma ammiro molto il modo in cui ci ha disarmato con il suo coraggio e la sua umiltà quando si è dimesso e, inoltre, ha dato un grande contributo all’umanità lavorando a fianco di San Giovanni Paolo II nell’enciclica Fides et Ratio (Fede e Ragione), come presidente della Congregazione per la Dottrina della Fede e poi, durante il suo pontificato, mostrando il valore della ragionevolezza della fede.   

Una frase che mi ha colpito è stata quando gli ho sentito dire che “il contributo dei cristiani è decisivo solo se l’intelligenza della fede diventa intelligenza della realtà, chiave di giudizio e di trasformazione”. Da qui il valore di educarsi a guardare la realtà secondo tutti i suoi fattori, e a non ridurre la fede (qualunque sia la religione professata) a un fenomeno intimo, sentimentale o esclusivamente spirituale.

“Realizzare la realtà: questa è la chiave del nostro essere nel mondo. Tutto dipende da come percepiamo l’essere, cioè da cosa siamo, da cosa sono le cose, e più radicalmente dal fatto che diamo o meno per scontato il fatto stesso che esistiamo e che la realtà esiste”. Costantino Esposito afferma nel suo libro: Il nichilismo del nostro tempo. 

Inoltre, per raggiungere quella “chiave di giudizio e di trasformazione” che ci dà l’intelligenza della realtà, il primo passo è avere la semplicità di educare il nostro modo di guardare ciò che ci circonda e noi stessi perché, come continua a scrivere Esposito nel suo libro, “solo uno sguardo attento può renderci consapevoli del dono misterioso delle cose”. Tutto parte da lì: la vita è un dono di cui essere grati, e costituisce il punto di partenza per qualsiasi giudizio e possibilità di trasformare positivamente la realtà.

In un’avventura come la vita, è fondamentale seguire persone e avere compagni di strada che vivano intensamente la realtà e che ci aiutino a guardarla senza censure, affermando sempre un’infinita positività che possa celebrare i passi che facciamo e, inoltre, resistere alla caduta dei nostri progetti migliori.